Associazione Khorakhané

Cultura pubblica e digitale

Associazione Khorakhané

Anno: 2011

Sant’Efisio (XVIII secolo). Legno intagliato e policromato, Bottega del Lonis. Chiesa parrocchiale Nuraminis

Il santo è raffigurato secondo l’iconografia tradizionale da guerriero romano, e porta l’inconfondibilecroce sulla mano; anche il viso è caratteristico del santo. La statua, dalle buone fattezze, sembra potersi attribuibire per confronti stilistici ad allievo diGiuseppe Antonio Lonis (scultore di Senorbì attivo nel Settecento in Sardegna ed autore dell’omonimo simulacro per la chiesa di S. Efisio a Cagliari). La resa anatomica

Villagreca. Retablo ligneo, chiesa parrocchiale San Vito Martire (1759)

Sull’altare marmoreo del presbiterio insiste un retablo ligneo di buona fattura, ricco di decorazioni fitomorfe a rilievo con nicchia centrale e due pannelli ciechi laterali tra esili colonnine, forse un tempo dipinti, il fastigio si presenta a timpano spezzato con volute a “S” e nella  parte centrale con lunetta sormontata da un piccolo timpano. Nella

Villagreca. Crocifisso doloroso (ora deposto), chiesa parrocchiale San Vito Martire

Riportato qualche anno fa all’antico splendore dal restauro di Claudio Pulli. L’iconografia ha origini assai antiche: le prime attestazioni del crocifisso con il Cristo in atteggiamento doloroso, cioè rappresentato dolente con gli occhi chiusi, il capo reclinato sulla spalla destra e il corpo accasciato, risalgono al X secolo, come ben testimoniano alcune miniature e sculture dell’epoca. Questo

San Raffaele con Tobiolo (XVIII sec.). Legno intagliato e policromato a Villagreca

Rappresentato nell’iconografia classica e caratterizzato da un senso di movimento per l’andatura delle vesti e per un leggero scarto laterale del corpo rispetto all’asse. L’Angelo leva il braccio destro verso il cielo (forse a reggere l’asta andata perduta) e tende il sinistro come a proteggere Tobiolo. Le vesti policrome sono caratterizzate da grandi fiori dorati su fondo azzurro nella

Il proto-nuraghe Sa Corona di Villagreca

Il proto-nuraghe di Sa Corona è sito a 209 metri sul livello del mare. Della struttura originaria, edificata con blocchi di calcare locale, restano alcuni filari di base che raggiungono, nel loro punto più elevato (lato est) l’altezza di m. 1,45. La pianta, leggermente ellittica, mostra un unico ambiente con i diametri esterni nord-sud pari a m. 11,50 e est-ovest

Nuraminis. Un villaggio nato due volte

La prima nascita. Nuraminis è un paese la cui vicenda è quasi millenaria. Nasce intorno al XII secolo, in un momento fortemente dinamico per la Sardegna. La presenza pisana e genovese limita le incursioni arabe sull’isola. La maggiore sicurezza costiera convince in tanti a lasciare le regioni interne nelle quali si erano rifugiati perripopolare le coste e le fertili pianure. Il risultato è la tessitura di

Nuraminis in Fair Play è stato un grande successo. Per merito di tanti. Grazie a tutti

Nuraminis in Fair Play 2011 è stata un grande successo. Oltre mille persone, provenienti da tutte le parti della Sardegna, hanno dato corpo ad una grande festa collettiva all’insegna del rugby, del fair play, del volontariato e dell’associazionismo. Oggi come non mai abbiamo bisogno di diffondere valori come correttezza e rispetto, e di promuovere la cultura del confronto civile con le ragioni e gli argomenti di

Nuraminis. La palla ovale senza segreti

CAGLIARI. Una giornata dedicata alla scoperta della palla ovale, dei suoi valori e della sua caratteristica più importante: il fair play. Questa è in sostanza “Nuraminis in Fair Play”, manifestazione organizzata dall’Associazione Khorakhanè in collaborazione con la Federazione italiana rugby, il comitato regionale sardo e l’Amatori rugby Capoterra. Domenica, infatti, negli spazi dello Stadio comunale “J. F.

Nuraminis festeggia il Capoterra e la serie B

L’Amatori Capoterra vuol farsi conoscere in tutto il territorio della provincia di Cagliari. La società del presidente Carlo Baire, ha infatti aderito, con piacere, a “Nuraminis in Fair Play”, una manifestazione dedicata alla scoperta della palla ovale, ma anche ai valori che il rugby trasmette, come l’amicizia e, soprattutto il rispetto degli avversari. Organizzata dall’Associazione Khorakhané di