Ieri sera, in quell’ignobile riunione al Senato, il nostro (si fa per dire) impareggiabile senatore Mastella si è lanciato nella citazione
di una poesia di (secondo lui) Pablo Neruda che riporto:
“Lentamente muore chi diventa schiavo dell’abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi.
Chi non cambia la marca, chi non rischia e cambia colore dei vestiti,
chi non parla a chi non conosce.”
Bene, sarà perchè da buon campano ama i suoi prodotti, invece di recitare (sic!)
una poesia di Neruda, ha proposto un prodotto affermato della sua regione:
la bufala (senza mozzarella).
Infatti, se leggete qui, avrete la conferma di quanto asserisco:
http://diarioperinaviganti.blogspot.com/2007/01/lo-diceva-neruda.html
Morale: ciascuno dà quel che ha.
Siamo messi male….
Non so come si inseriscono i post, per cui, vista l’attinenza con l’argomento la inserisco fra i commenti:
Storia di un giornale di partito e di una “bella famiglia come le altre”, raccontata dal Direttore del Corriere d’Italia, Mauro Montanari.
Il Ministro della Giustizia, Clemente Mastella e sua moglie Sandra Lonardo hanno due figli, Elio e Pellegrino. Pellegrino è sposato a sua volta con Alessia Camilleri. Una bella famiglia come le altre, ma con qualcosa in più. Per sapere cosa, partiamo dal partito di Clemente che, come i più informati sanno, si chiama Udeur. L’Udeur, in quanto partito votato dall’1,4% degli italiani adulti, ha diritto ad un giornale finanziato con denaro pubblico. Si chiama “Il Campanile”, con sede a Roma, in Largo Arenula 34.
Il giornale tira circa cinquemila copie, ne distribuisce 1.500, che in realtà vanno quasi sempre buttate. Lo testimoniano al collega Marco Lillo dell’Espresso, che ha fatto un’inchiesta specifica, sia un edicolante di San Lorenzo in Lucina, a due passi dal parlamento, sia un’altro nei pressi di Largo Arenula. Dice ad esempio il primo: “Da anni ne ricevo qualche copia. Non ne ho mai venduta una, vanno tutte nella spazzatura!”. A che serve allora -direte voi- un giorna-le come quello? Serve soprattutto a prendere contributi per la stampa. Ogni anno Il Campanile incassa un milione e 331mila euro. E che farà di tutti quei soldi, che una persona normale non vede in una vita in-tera di lavoro? insisterete ancora voi. Che fara?
Anzitutto l’editore, Clemente Mastella, farà un contratto robusto con un giornalista di grido, un giornalista con le palle, uno di quelli capace di dare una direzione vigorosa al giornale, un opinionista, insomma. E così ha fatto. Un contratto da 40mila euro all’anno. Sapete con chi? Con Mastella Clemente, iscritto regolarmente all’Ordine dei Giornalisti, opinionista e anche segretario del partito. Ma è sempre lui, penserete. Che c’entra? Se è bravo… non vogliamo mica fare discriminazioni antidemocratiche. Ma andiamo avanti.
Dunque, se si vuol fare del giornalismo serio, bisognerà essere presenti dove si svolgono i fatti, nel territorio, vicini alla gente. Quindi sarà necessario spendere qualcosa per i viaggi. Infatti Il Campanile ha speso, nel 2005, 98mila euro per viaggi aerei e trasferte. Hanno volato soprattutto Sandra Lonardo Mastella, Elio Mastella e Pellegrino Mastella, nell’ordine. Tra l’altro, Elio Mastella è appassionato di voli. Era quello che fu beccato mentre volava su un aereo di Stato al gran premio di Formula Uno di Monza, insieme al padre, Clemente Mastella, nella sua veste di amico del vicepresidente del Consiglio, Francesco Rutelli. Ed Elio Mastella, che ci faceva sull’aereo di Stato? L’esperto di pubbliche relazioni di Rutelli, quello ci faceva! Quindi, tornando al giornale. Le destinazioni. Dove andranno a fare il loro lavoro i collaboratori de Il Campanile? Gli ultimi biglietti d’aereo (con allegato soggiorno) l’editore li ha finanziati per Pellegrino Mastella e sua moglie Alessia Camilleri Mastella, che andavano a raggiungere papà e mamma a Cortina, alla festa sulla neve dell’Udeur. Siamo nell’aprile del 2006. Da allora -assicura l’editore- non ci sono più stati viaggi a carico del giornale. Forse anche perché è cominciata la curiosità del magistrato Luigi De Magistris, sostituto procuratore della Repubblica a Catanzaro, il quale, con le inchieste Poseidon e Why Not, si avvicinava ai conti de Il Campanile.
Ve lo ricordate il magistrato De Magistris? Quello a cui il ministro della Giustizia, Clemente Mastella, mandava tutti quei controlli, uno ogni settimana, fino a togliergli l’inchiesta? Ve lo ricordate? Bene, proprio lui!
Infine, un giornale tanto rappresentativo deve curare la propria immagine. Infatti Il Campanile ha speso 141mila euro per rappresentanza e 22mila euro per liberalità, che vuol dire regali ai conoscenti. Gli ordini sono andati tra gli altri alla Dolciaria Serio e al Torronificio del Casale, aziende di Summonte, il paese dei cognati del ministro: Antonietta Lonardo (sorella di Sandra) e suo marito, il deputato Udeur Pasquale Giuditta.
Ma torniamo un attimo agli spostamenti. La Porsche Cayenne (4000 di cilindrata) di proprietà di Pellegrino Mastella fa benzina per duemila euro al mese, cioè una volta e mezzo quello che guadagna un metalmeccanico. Sapete dove? Al distributore di San Giovanni di Ceppaloni, vicino a Benevento, che sta proprio dietro l’angolo della villa del Ministro, quella con il parco intorno e con la piscina a forma di cozza. E sapete a chi va il conto? Al giornale Il Campanile, che sta a Roma. Miracoli dell’ubiquità.
La prossima volta vi racconto la favola della compravendita della sede del giornale. A quanto è stata comprata dal vecchio proprietario, l’Inail, e a quanto è stata affittata all’editore, Clemente Mastella. Chi l’ha comprata, chiedete? Due giovani immobiliaristi d’assalto: Pellegrino ed Elio Mastella.
fonte
Mauro Montanari-Corriere d’Italia/News ITALIA PRESS
http://www.newsitaliapress.it/articolo.asp?id=4401&titolo=I%20figli%20di%20Sandra%20e%20Clemente
Mauro Montanari è direttore del giornale in lingua italiana Corriere d’Italia, che viene pubblicato in Germania, è il vincitore del Premio Speciale Della Giuria del Saint Vincent per il giornalismo internazionale.
Ciao Deb, i post vengono inseriti dai bloggers (coloro che sono titolari dei blog), se vuoi inserire dei post, puoi chiedere a Jemp se gli interessa la tua collaborazione in questo blog.
Un consiglio che mi permetto di darti:
quando posti, sintetizza l’argomento di cui vuoi parlare (in pratica scrivi un mini articolo con parole tue) e poi cita i link sorgenti del documento originale. PS- Questo andava. secondo me, postato sull’articolo precedente.
Ciao
SeuDeu
ok grazie del consiglio! 🙂 in effetti forse sarebbe stato meglio nell’altro post, hai ragione! se mi capitano in mano altre news ve lo faccio sapere. Poi contatterò anche Jemp, mi farebbe piacere collaborare.
Però, per ora, vi vorrei far leggere quanto ho appreso ieri (che non si sposa certo con la Bufala della poesia, ma sempre di Ceppalonzo si tratta!):
SORTINI LASCIA LE IENE CENSURATO DA MEDIASET, O DA MASTELLA?
“Lascio le Iene”, questa la decisione di Sortini dopo quanto accaduto venerdì scorso nel programma.
All’interno della puntata di “Le Iene”, su Italia Uno, sarebbe dovuto andare in onda un servizio di Alessandro Sortini, contenente una domanda al figlio di Mastella, ma la Mediaset lo ha censurato all’ultimo minuto.
questa l’intervista a Sortini: http://www.articolo21.info/notizia.php?id=605425/01/2008
e questo un articolo sulle reazioni di Mediaset: http://qn.quotidiano.net/2008/01/25/61317-stop_pezzo_mastella_sortino_lascia_iene.shtml
anda bei? 🙂