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[Furtei, ex miniera d’oro] La Regione stanzia 4,5 milioni di euro per la bonifica di Santu Miali

La delibera regionale è fresca, fresca, datata 6 dicembre 2010. Certo, ci hanno messo un pochino a pubblicarla, ma finalmente è online, consultabile a questo indirizzo. Con questo atto formale la giunta regionale stanzia 4,5 milioni di euro per la bonifica della ex miniera d’oro di Furtei.

Ve la ricordate? Ce ne siamo occupati tanto in questi spazi. Abbiamo perfino organizzato una raccolta firme per chiedere l’intervento dell’unica istituzione competente ad intervenire, una volta cessate le concessioni agli esterni. Hanno firmato quasi 1800 cittadini. Del resto, non potevamo che chiedere alla Regione, anche perché la SGM si era dissolta nel nulla, creando i presupposti per un tipico caso italiano di privatizzazione dei profitti e socializzazione dei costi.

Comunque. Se per un attimo chiudiamo gli occhi e non pensiamo che al disastro prodotto da politiche industriali allucinanti (avvallate convintamente dalla nostra classe politica locale) si metterà riparo con i soldi dei contribuenti, quella che diamo oggi è una buona notizia.

In realtà, per bonificare tutta l’area sarebbero necessari 16 milioni di euro (ma forse pure di più). Lo dice l’IGEA che ha presentato un piano quinquennale 2011-2015 per la bonifica. Con questa cifra l’IGEA è intenzionata a progettare e realizzare un impianto di trattamento delle acque provenienti dal bacino sterili e dalle cavità ex minerarie ubicate nelle aree di coltivazione denominate “Is Concas, Su Masoni e Sa Perrima”; la messa in sicurezza delle medesime aree, con eventuale (in che senso eventuale?) impermeabilizzazione del fondo e delle pareti e la ricostruzione volumetrica del profilo e rinaturazione; progettazione e messa in sicurezza permanente del bacino di accumulo sterili.

Insomma, qualcosa si muove. Quello che ci interessa è che il veleno che oggi incombe sulla Sardegna meridionale sparisca. Che al posto dello scempio ambientale sorga un’area verde, qualcosa che segni in maniera definitiva la riconciliazione dell’uomo col suo territorio nella regione del Medio Campidano e che sia il primo passo per ricostruire l’immagine di Furtei, compromessa dall’intera vicenda.

Speriamo che che il progetto non si areni col cambio di maggioranza o per stupidi giochetti di poteruncoli locali. Perché c’è un interesse popolare diffuso per questa bonifica, che è necessaria, urgente e doverosa.

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