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[Lettere a Su:Barralliccu] Nuraminis. Ho visto morire il mio gatto.

Non potevamo non dare spazio a questa lettera. Rispetto al suo contenuto, alle parole che contiene, al suo racconto non abbiamo nulla da aggiungere.

Una cosa però vogliamo dire. Sappiamo che la gran parte dei cittadini sono contrari alle violenze sugli animali. Sono la loro sensibilità e il loro sguardo attento sui propri animali e su quelli dei loro vicini il primo strumento grazie al quale una comunità può individuare, isolare e fermare coloro che si rendono protagonisti di barbarie come quelle raccontate nella lettera che segue.

Per quanto ci riguarda, non siamo disposti a tollerare azioni come queste. Il blog e tutti i nostri spazi sono a disposizioni di chiunque voglia dare il suo contributo perché fatti come questi non si ripetano mai più.

* * *

Ho visto morire il mio gattino. Il mio gattino è stato STUPRATO (nel vero senso del termine). Da un essere umano che di umano non ha nulla.

La diagnosi è del veterinario non mia; non avrei mai pensato che la sua morte potesse essere dovuta ad una cosa cosi terribile. È morto dopo due giorni di agonia e terribili sofferenze. L’abbiamo ritrovato in un lago di sangue, ma a nulla sono servite le cure con gli anti-emorragici, l’emorragia non si è bloccata.

Stava morendo dissanguato quando abbiamo optato per l’eutanasia. Abbiamo voluto evitargli qualche ora di sofferenza. Gli hanno devastato l’ano, era lacerato. Forse hanno usato un bastone o forse i loro attributi. Lascio a voi le dovute considerazioni, perché io sono pazza di rabbia e dolore. Sono stata costretta ad allontanare da casa mia due dei miei gattini più piccoli e temo per i due adulti rimasti, che non posso spostare dal loro territorio.

Così, io che amo gli animali e in particolare i gatti, non posso più tenerli a casa mia.

Forse hanno fatto la stessa fine le dozzine e dozzine di gatti che sono spariti da casa e non sono riusciti a tornare perché uccisi e/o torturati. Così come altri cani e gatti del vicinato.

Ho deciso di denunciare questo fatto agghiacciante in tutti i modi possibili. Per me è una cosa gravissima non solo perché si tratta del mio gatto. È stato pubblicato un trafiletto su L’UNIONE SARDA ma non si capiva nulla perché il pezzo è stato tagliato dalla redazione e poi è apparso su Serramanna; quindi tutto inutile. Allora ho stampato dei volantini che ho appeso sui pali del paese.

Sono perfettamente consapevole che nella società in cui viviamo accadono cose ben più terribili. Non oserei mai paragonare la vita di un essere umano con quella di un gatto. Ma tanta cattiveria e crudeltà forse dovrebbe farci riflettere. Chi ha fatto questo, magari se ne va  in giro travestito da brava persona.

Grazie mille.

Lettera firmata

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