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[Nuraminis] Lo spopolamento a Nuraminis: tutto mondo NON è paese

spop

 

 

Bisogna stare attenti a fare le sparate che molti sono soliti fare. Tipo che tutto mondo è paese, che tutti stiamo nelle stesse condizioni, che tutti attraversiamo un momento difficile, e tutti prima o poi ne usciremo fuori.

Bisogna stare attenti perché si dà alla gente l’illusione che i problemi vadano e vengano secondo logiche che non sono conoscibili e sulle quali noi e i nostri rappresentanti non possono incidere.
Bisogna stare molto attenti perché non è così.

I fattori di insostenibilità e di crisi che sono comuni a tutti (o quasi) i villaggi spesso infatti si legano ad altri fattori che sono invece variabili da regione a regione, da paese a paese. Se la situazione d’emergenza, comune a tutti, viene gestita da un ceto politico capace e dinamico, allora i danni prodotti dalla crisi possono essere non solo contenuti ma pure superati con scioltezza.

Se però a queste crisi congiunturali si risponde con politiche antiquate, inadeguate, povere di contenuto e di reale efficacia, il disastro è inevitabile. Per provare che queste non sono solo parole, affianchiamo a queste dei dati che parlano molto più chiaramente.

Abbiamo costruito un campione di comunità di villaggio. Si tratta nella gran parte di ville piccole (eccezion fatta per Sestu) che hanno intessuto negli anni legami intensi – visto che hanno dei sistemi produttivi simili e sono limitrofe – cercando di fare fronte insieme alle difficoltà anche federandosi all’interno di consorzi.

Ultimamente cinque tra queste comunità (San Sperate, Nuraminis, Samatzai, Ussana, Sestu) si sono costituite in Unione di Comune. Se si dà un’occhiata ai tassi di crescita della popolazione di queste comunità, nel decennio 1981-91, scopriamo che mentre alcune di queste sono discretamente cresciute (Samatzai, San Sperate, Ussana), altre hanno perso popolazione (Samassi, Serrenti, Serramanna) anche se in misura non allarmante. Nulla a che vedere con il dato di Nuraminis che perde in 10 anni quasi il 10% della sua popolazione, praticamente ogni anno l’1% della nostra popolazione se n’è andato.

comune Censimento 1991 Censimento 2001 Var. %
 

 

 

 

Monastir

4.539 ab.

4.496 ab.

– 0,90%

Pimentel

1.249 ab.

1.238 ab.

-0,90%

Samassi

5.463 ab.

5.274 ab.

-3,50%

Samatzai

1.708 ab.

1.746 ab.

+ 2,20%

San Sperate

6.468 ab.

6.821 ab.

5,50%

Serramanna

9.837 ab.

9.545 ab.

-3,00%

Serrenti

5.327 ab.

5.174 ab.

-2,90%

Sestu

12.182 ab.

15.233 ab.

+ 25,00%

Ussana

3.610 ab.

3.763 ab.

+ 4,20%

Nuraminis

3.124 ab.

2.822 ab.

– 9,70%

 

Fonte: sardegna.indettaglio.it

 

Nelle tabelle seguenti concentriamo l’attenzione su Nuraminis. Si nota la tendenza allo spopolamento è stata costante nella secolda metà degli anni 90 fino ad oggi. Colpisce il dato del 2003 nel quale il paese ha accusato la perdita netta di 344 cittadini.

 

Dati al 1-1-1996

 

 

 

Specifica

Maschi

Femmine

Totale

Popolazione Residente

1.535

1.523

3.050

Nascite

10

16

26

Decessi

16

12

28

Saldo Nascite-Decessi

-6

4

-2

Immigrazione

11

17

28

Emigrazione

31

26

57

Saldo Migratorio

-20

-9

-29

Totale al 31-12-1996 Popolazione Residente

1.549

1.528

3.077

 

Dati al 1-1-2000

 

 

 

Specifica

Maschi

Femmine

Totale

Nascite

8

12

20

Decessi

12

12

24

Saldo Nascite-Decessi

-4

0

-4

Immigrazione

21

27

48

Emigrazione

19

24

43

Saldo Migratorio

2

3

5

Totale al 31-12-2000 Popolazione Residente

1.514

1.506

3.020

Differenze 1996-2000

-35

-22

-57

 

Dati al 1-1-2003

 

 

 

Specifica

Maschi

Femmine

Totale

Popolazione residente

1.333

1.393

2.726

Nascite

13

3

16

Decessi

19

15

34

Saldo Nascite-Decessi

-6

-12

-18

Immigrazione

14

15

29

Emigrazione

36

25

61

Saldo Migratorio

-22

-10

-32

Totale al 31-12-2003 Popolazione Residente

1.305

1.371

2.676

Differenze 2000-2003

-209

-135

-344

 

fonte dati www.metropolis.it

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